• Design yourself ♥ se il prototipo sei tu

    Personale • 10 Mag 2019

    Le cose semplici sono anche le più difficili da realizzare… tipo progettare il tuo stesso sito web, la tua immagine online. Un bel casino, just so you know.

    SE IL PROTOTIPO SEI TU

    Se il prototipo sei tu la ricerca non è dati ma introspezione. C’è da analizzare chi sei, quel che è stato fino ad ora, le cose e le persone su cui puoi contare, quello che vuoi portare avanti e quello di cui fai volentieri a meno.

    Questi ultimi anni sono stati caratterizzati da passi grandi e cambiamenti per me, che inevitabilmente si accompagnano a tanta insicurezza, vertigine e paura di cadere. D’altro lato però ho scoperto una maggior consapevolezza di me stessa, della mia strada.

    Non ho realizzato questo progetto per raccontare del mio passato, della mia carriera. Il sito è focalizzato sul mio presente, su chi sono ora e di chi e che cosa mi voglio circondare, le persone che voglio attrarre, con cui voglio vivere e lavorare.

    Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni di lavoro in piccole e grandi aziende è che devi assorbire più che puoi, fare tue le nozioni imparate ed applicare il meglio che trovi alla tua vita quotidiana, alla tua persona.

    Ecco che allora mi sono posta una sfida: come utilizzare i principi del design e definire il mio brand, la mia persona, agli occhi di chi mi guarda.

    POINT OF VIEW

    Ho iniziato dal definire il mio problema, la mia necessità, il mio punto di vista (POV):

    [User . . . (descriptive)] needs [Need . . . (verb)] because [Insight . . . (compelling)]


    “Serena deve creare un suo sito internet poiché a breve esce il suo primo libro sul tema UX Writing. Questo sito deve essere il punto di riferimento per chiunque cerca informazioni su di lei e sulla materia che tratta”

    Il punto di vista ci aiuta ad avere una visione, a creare un piano di azione.

    HOW MIGHT WE?

    A seguire mi sono posta alcune domande su come avrei potuto risolvere il mio problema, raggiungere il mio obiettivo:

    • Come posso descrivere la mia personalità attraverso un sito web?
    • Come posso mostrare il mio lavoro in maniera concreta?
    • Come posso raccontare il processo che mi ha portato fin qui?
    • Come posso promuovere il mio libro agli interessati alla materia?

    AFFIDARSI

    [affidare v. tr. (dal lat. mediev. affidare, der. del lat. fidus «fidato»). – 1. a. Dare in custodia, consegnare all’altrui capacità, cura o discrezione] Treccani.

    Ho deciso di affidare (nei limiti delle mie disponibilità) i lavori a cui tengo a persone più brave di me, da cui posso imparare. Così è nata la collaborazione con Giada per il sito. Così ho scelto Daniela per le foto. Lo stesso ho fatto anche con Tinta, per ridisegnare le stanze di casa mia (ma di questo vi racconto un’altra volta – se vi interessa). Non perché io non sia capace di aprire un blog, scattare delle foto o comprare mobili online, ma perché sono consapevole dei miei limiti e so che il prezzo da pagare è giustificato dall’immenso valore aggiunto che queste persone possono darmi. Le ho scelte per la loro personalità ed il loro stile affine al mio.

    CI VUOLE TEMPO

    Abbiamo iniziato quasi un anno fa io e Giada, con un questionario condiviso su Dropbox e una bacheca di ispirazione su Pinterest. Sembra tantissimo, eppure non so se sarei riuscita a completare il progetto in meno tempo – è servito tutto, a prendere consapevolezza delle scelte ed esserne sicura.

    Ci siamo date spazio, ci siamo date tempo. Senza fretta ma con costanza. Giada ha saputo leggere tra le righe i tratti della mia personalità ed ha iniziato a disegnare un progetto, fatto di tante diverse componenti, che ora vi racconto.

    AGGETTIVI CHIAVE

    • Come ti descriveresti? Quali aggettivi ti contraddistinguono? Quali caratteristiche deve includere il tuo sito?

    Empatico, semplice,
    naturale, funzionale,
    minimal, caldo, autentico,
    umano, aperto, amico,
    energico, creativo,
    appassionato, proattivo,
    tecnologico, futurista,
    ideatore, curioso

    Un paio di test che ho fatto e mi hanno aiutato in questo processo sono: 16personalities (free), mycreativetype (free), StrengthsFinder (a pagamento).

    LA PALETTE DEI COLORI

    • Quali colori ti rappresentano di più e perché?

    I colori hanno tanto potere e aiutano a distinguere il brand. Siamo partiti da una bacheca su Pinterest per poi creare una vera e propria Moodboard, traduzione visiva di come appare il brand, sotto forma
    di colori, texture, stili, immagini.

    Essendo un brand individuale, abbiamo scelto di far trasparire la mia personalità nei colori. Così nasce l’idea di una palette neutra, nude. Minimal e dai toni caldi e accoglienti. Semplice ed un po’ nordica – come la città dove vivo (Amsterdam). Il colore di accento è il salvia: verde significa rinascita ma anche chiarezza ed equilibrio. La variante salvia è perfetta in abbinamento alla palette neutra, aggiunge significato di guida e insegnamento verso una svolta e un nuovo metodo. Il colore sorrell porta con sé alcuni dei valori del giallo come consapevolezza, autostima e positività, 

    Chi mi conosce in questi mesi ha notato che la palette ha influenzato tante scelte nella mia vita: dal come ho ridipinto alcune stanze di casa, al colore della mia nuova macchina, ai vestiti che ho indossato, alla tonalità dello smalto nelle mie mani. Un po’ per volontà, un po’ perché lo ho interiorizzata e mi ci rivedo molto, mi dà sicurezza e serenità.

    IL LOGO

    • Quale elemento, icona, monogramma ti contraddistingue?

    Collegare un disegno ad un brand aiuta ad identificarlo meglio.

    Il mio logo significa diverse cose: uno di quei riccioli che tanto mi caratterizza, uno scarabocchio che identifica la scrittura, il processo creativo, ma anche un percorso che include l’idea di insegnamento e di un metodo nuovo. Ad alcuni potrà sembrare una S minuscola, forse lo è. Francesco ci ha visto pure uno spermatozoo… lo prendo come un buon segno! È pur sempre simbolo di fertilità e nuova vita. Il tratto è deciso e spesso, ma altrettanto leggero e armonioso nella forma. Fatto a mano, come le cose che piacciono a me.

    IL FONT

    • Quale combinazione di font rispecchia meglio il tuo brand?

    Per il nome del brand nel logo abbiamo selezionato uno stampatello (sans serif ma con dei caratteri ricercati, puliti ma particolari) su cui Giada è intervenuta per giocare sullo spessore delle lettere e dei dettagli per creare così un font praticamente quasi personalizzato.

    Per il corpo dei testi abbiamo scelto un font semplice, moderno e lineare per favorirne la leggibilità e alleggerire il tono un po’ più impostato del font del logo. Per i titoli abbiamo scelto un font altrettanto pulito ed essenziale.

    LE ILLUSTRAZIONI DEI VALORI

    • Quali valori ti caratterizzano?

    Ci tenevo molto ad inserire questa sezione nel sito: i valori sono ciò che mi caratterizza ed unisce ad altre persone, aziende e collaboratori. Abbiamo iniziato con dei primi disegni a matita, veloci ed imperfetti, che sono stati poi ridisegnati nei colori e negli stili del brand dall’abile mano di Giada.

    Empatia è un gomitolo di lana e due ferretti che si intrecciano in un caldo abbraccio. Semplicità è una piuma, morbida e leggera. Curiosità è una finestra aperta, dalla quiete di casa al caos del mondo. Positività è un vaso di girasoli, che guarda alla luce.

    IL SET FOTOGRAFICO

    • Se ti chiedessi di scegliere cinque oggetti da fotografare, quali sarebbero?

    Una volta ricevuta la brand board da Giada, ho contattato Daniela per fissare una data e raccogliere le idee di tutto ciò che serviva. La valigia con cui nonno Mario partì per l’Africa negli anni sessanta, la macchina da scrivere di Cristian, il tappeto della mia camera ed il mappamondo del mio salotto (li ho portati in aereo, dall’Olanda). Due rami di eucalipto e una pilea, qualche penna e le agende su cui scrivo appunti.

    IL MANIFESTO

    • Cosa puoi offrire a chi ti segue? Come crei valore?

    Ho deciso di includere un piccolo regalo per chi visita il sito, un pdf scaricabile gratuitamente: semplice, pulito, che possa essere stampato facilmente (nessuno sfondo colorato) e possa ricordare il brand, ma anche star bene in qualsiasi parete e piano di lavoro. Abbiamo diviso i dieci principi guida dello UX Writing su due colonne inserendo la lista puntata e sottolineando gli aggettivi nel font più spesso.

    LA HOMEPAGE

    • Cosa deve includere la tua pagina principale? Quali sono gli elementi che vuoi che appaiano per primi, agli occhi di chi ti legge?

    Design fresco, luminoso, semplice e moderno allo stesso tempo. Abbiamo cercato di infondere la personalità del brand riproponendo più volte, su sfondi o come elementi decorativi, i riccioli/scarabocchi.

    L’immagine a tutto schermo con il logo in sovrapposizione sparisce dopo lo scroll e il logo si muove con la pagina fino a posizionarsi al centro del menu. Il menu invece resta sempre accessibile durante lo scroll in cima alla finestra.

    Se volete saperne di più sull’anatomia dell’homepage perfetta, leggete qui.

    LA COPERTINA DEL LIBRO

    The difference between ordinary and extraordinary is the “extra.” 

    Non lo avevo previsto inizialmente, ma il lavoro che stavamo facendo mi è piaciuto così tanto che ho chiesto a Giada un aiuto anche per la copertina del libro ed Hoepli, la mia casa editrice, che ha gentilmente accettato.

    Nell’illustrazione abbiamo incluso le varie finestre di uno smartphone come tavolo di lavoro, per creare tridimensionalità e mostrare una diversa prospettiva. Il personaggio (una donna in jeans e abiti semplici, piuttosto stilizzata) guida il matitone per creare gli scarabocchi che sono i testi di bottoni, menu, popup e via dicendo. Uno degli scarabocchi prende la forma di un cuore, per ricordare che le emozioni sono parte integrante del tutto.

    Sullo sfondo ancora scarabocchi, nel colore chiaro della palette, per donare ulteriore tridimensionalità all’illustrazione.

    Per acquistarlo, clicca qui.

    LE SLIDES

    • Come trasmettere agli altri il tuo brand quando parli in pubblico?

    Ho deciso di unire al pacchetto anche un template in Google Slides, da poter utilizzare agli eventi per tutte le mie presentazioni future. Trovo molto bello e professionale quando le altre persone lo fanno, quindi mi sono detta… perché no?

    I PROSSIMI PASSI

    Ecco, quello che vedete qui ora è il risultato finale. Questa sono io oggi, non sarà perfetto… ma non lo sono nemmeno io. Infondo questo è solo un prototipo – per la perfezione c’è tempo.

    Se vi va di darmi qualche feedback sono sempre i benvenuti. Se trovate errori, vi prego di segnalarmeli. Come sempre: da soli possiamo fare poco, insieme possiamo fare molto. 

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